L'editoriale di (h)ortus
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La città della postproduzioneQuesto libro raccoglie una serie di saggi sulla postproduzione intesa sia quale condizione che connota oggi i territori europei, sia quale atteggiamento progettuale – realizzare non è più sufficiente e non è più centrale servono interventi altri, altre sovrascritture. Come nella prassi cinematografica, raramente la presa diretta esaurisce il momento di formalizzazione di un film: è necessario applicare un complesso di operazioni quali il doppiaggio, il montaggio, il missaggio che seguono la fase delle riprese e precedono la commercializzazione. |
Le unità coinvolte (IUAV, Sapienza, Genova, Torino, Pavia) disegnano un vasto panorama di discipline tutte necessarie per definire lo spessore quale necessario campo nel quale costruire nuove prospettive urbane e per chiarire come queste prospettive possono tradursi in strategie, dispositivi, nuovi campi di lavoro, realtà.
Il ruolo assunto all'inizio del nuovo millennio dal concetto di paesaggio certo è stato ed è testimonianza di un risveglio della coscienza ecologica nel progetto, di un nuovo paradigma in supplenza a quello di spazio pubblico, ma, come testimoniano le più recenti ricerche in materia di ecologia urbana, anche e soprattutto di una sostanziale necessità di legare architettura e urbanistica. Troppo impegnata la prima nella costante revisione o resistenza dei propri linguaggi, evidentemente rapita la seconda dall'osservazione dell'esplosione urbana, il paesaggio entra in questa conversazione interrotta tra i due campi disciplinari a ricordare una comunione d'intenti fondata sulla centralità degli abitanti e sullo scorrere del tempo e delle conseguenti trasformazioni. La tavola rotonda che può permettere di ragionare sullo spessore della città vede partecipi le differenti discipline del progetto (composizione architettonica, urbanistica, pianificazione, tecnologia...) e due saperi che oggi si presentano quali necessari interlocutori non più e solo del costruire: l'economia e il diritto. Gli indirizzi in materia di consumo di suolo adottati in particolare in Germania e in Olanda dettano già dall'inizio del nuovo millennio una linea che potrebbe essere di tutta la comunità europea: usare l'architettura esistente come una terra di frontiera. Di nuovo a dimostrazione di come una norma che definisce la quantità di terreno edificabile può, a cascata, mutare il modo di leggere ciò che è dato, incidere sul ritorno di una nuova necessità di stratificazione, sostenere di conseguenza richieste di alterazione delle possibilità e del modo di agire su ciò che è già.
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Lo spessore della cittàLa ricerca Lo spessore della città prende corpo nel 2010 in occasione del secondo bando FIRB (Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base – Bando Futuro in Ricerca), pubblicato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Il bando nelle sue tre edizioni (2008, 2010, 2012) è indirizzato a sostenere ricerche di base di giovani studiosi. La stesura del progetto nella sua prima versione è il tentativo di tradurre assunti teorici, costruiti su nuove necessità di dialogo tra architettura e città, in concreti strumenti operativi. Continua... Alter-azioniQuesto libro raccoglie una serie di saggi sull’alterazione, ovvero sul rapporto interpretazione e realtà, sostanzialmente sul come si possa aumentare la realtà oltre l’impiego di strumenti tecnologici. Con l’espressione “realtà aumentata” si vuole qui sostenere l’autonomia della visione, la sua non necessità di protesi da altri impostate, a favore di un potenziamento delegato alla sola teoria. L’obiettivo è aggiornare il binomio teoria-progetto, superare inutili dualismi, affermare la coincidenza dei due termini non solo sul piano dei contenuti ma anche su quello degli strumenti. Continua... |
hortusbooks si propone come una collana agile, aperta ad una molteplicità di contributi nel campo dell'architettura. I volumi vengono pubblicati con tecnologia print on demand dalla casa editrice Nuova Cultura di Roma e possono essere acquistati on-line tramite i maggiori canali di diffusione. ![]() ![]() Gina Oliva. Architettura e PaesaggioGina Oliva. Architettura e Paesaggio: Riflessioni. Prefazione di Benedetto Todaro ![]() Nello spessoreNello spessore. Traiettorie e stanze dentro la città. A cura di Sara Marini e Federico De Matteis ![]() Enrico Puccini. Spazio aperto | Spazio chiusoSpazio aperto | Spazio chiuso. Cento anni di sperimentazioni nell'edilizia residenziale tedesca. Prefazione di Federico De Matteis ![]() Carlo Maggini. MixitéCarlo Maggini. Mixité. Strategie di composizione nella realtà francese contemporanea. Prefazione di Federico De Matteis Il paesaggio chiama
Valle Giulia Flickr
Il gruppo Valle Giulia Flickr nasce tre anni fa dall’idea di uno studente di architettura con la passione della fotografia. Da un piccolo gruppo di appassionati, accomunati dalla voglia di imparare l’arte fotografica e di utilizzarla come strumento per “parlare” di architettura, si è arrivati ad un gruppo che oggi conta più di 260 iscritti. Lo spirito del gruppo è quello della condivisione come mezzo di conoscenza, sia in campo architettonico che fotografico, e i contest proposti danno l’occasione agli iscritti di confrontarsi su varie tematiche in campo architettonico e sociale. Continua... Dal paesaggio al panorama, dal panorama al paesaggio
Il Giardino dei Cedrati di Villa Pamphilij
Rassegna Italiana | 5 Temi 5 ProgettiIl complesso di risorse culturali, artistiche, ambientali, che sono proprie di un paese noi lo chiamiamo Patrimonio (ma anche l'insieme dei cromosomi che ogni individuo eredita dai propri ascendenti). Le Case sono le abitazioni dell'uomo e l'Esterno è ciò che sta fuori, che viene da fuori. Il termine Tecnologia è composto da arte e discorso, dove per arte si intende(va) il saper fare, in altri termini il progetto del saper fare. La Catastrofe indica i grandi sconvolgimenti provocati dalla natura o dall'uomo. Continua... |