L'editoriale di (h)ortus
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La città della postproduzioneQuesto libro raccoglie una serie di saggi sulla postproduzione intesa sia quale condizione che connota oggi i territori europei, sia quale atteggiamento progettuale – realizzare non è più sufficiente e non è più centrale servono interventi altri, altre sovrascritture. Come nella prassi cinematografica, raramente la presa diretta esaurisce il momento di formalizzazione di un film: è necessario applicare un complesso di operazioni quali il doppiaggio, il montaggio, il missaggio che seguono la fase delle riprese e precedono la commercializzazione. |
Nato a Roma nel 1907, Emilio aderisce insieme al fratello Enzo al movimento sionista. Si laurea in agraria all'Istituto Superiore Agrario di Portici nel 1927 con una tesi sulla Colonizzazione agricola ebraica in Palestina: a Portici entra in contatto con Manlio Rossi-Doria e poi a Londra con Carlo Rosselli. È al termine degli studi universitari che Emilio, forse per il contatto con il tessuto sociale agricolo campano, sceglie di aderire al Partito Comunista Italiano. Sin dal 1928 partecipa alle attività del Partito ma viene arrestato dal regime fascista nel 1930. Condannato a 15 anni passa il tempo della prigionia dedicandosi allo studio, fino a quando, beneficiando dell'indulto, riesce ad essere liberato nel 1935. Dall'Italia fascista si sposta a Parigi dove continua l'attività politica, messo sotto accusa di trozkismo da Giuseppe Berti, viene arrestato dalla polizia di Stalin durante un viaggio a Mosca nel 1937: solo un atto di sottomissione gli consentirà di essere liberato; una lettera di autocritica indirizzata a Stalin forse suggerita dallo stesso Togliatti. É chiaro come questo episodio abbia condizionato fortemente la rigidezza di certe sue successive posizioni politiche. Nel 1940 con l'arrivo dei tedeschi a Parigi Mimmo, come viene amichevolmente soprannominato, si trasferisce a Tolosa. Nel 1941 fonda il Comitato d’azione per l’unione del popolo italiano insieme a Nenni, Saragat, Trentin e Fausto Nitti. Pochi anni dopo nel 1943 viene nuovamente arrestato dalle milizie italiane e condannato a 18 anni di reclusione. In custodia presso le SS riesce a scampare in modo rocambolesco alla fucilazione nel 1944 quando viene liberato dai suoi compagni. A Torino entra a far parte del CLN per conto del Partito Comunista e partecipa attivamente alla liberazione di Milano. Nel 1946 diventa membro del Comitato Centrale e della Direzione del PCI. Il 2 giugno è eletto membro dell’Assemblea Costituente della Repubblica e diventa ministro dell’Assistenza postbellica nel II governo De Gasperi. Nel 1947 è ministro dei Lavori Pubblici nel III governo De Gasperi e l'anno successivo viene eletto senatore della Repubblica per la I legislatura. In Senato s'impegna soprattutto sui temi dell'agricoltura e della difesa dei contadini. All’ottavo congresso del PCI propone di dare la proprietà privata della terra anche a chi la lavora, come base della costruzione di una «via nazionale» italiana al socialismo. Nel 1955 la direzione del PCI lo nomina presidente dell’Alleanza Nazionale dei Contadini, in questi anni si concentra l'attenzione di Sereni sull'agricoltura italiana. Nel 1957 pubblica il volume Note per una storia del paesaggio agrario emiliano: l'anno successivo è rieletto al Senato. Nel 1961 pubblica la sua fondamentale opera Storia del paesaggio agrario italiano, ancora oggi un caposaldo scientifico della disciplina. Nel 1967, in occasione della guerra dei sei giorni prende apertamente posizione contro la politica israeliana, suscitando vivaci reazioni nella comunità ebraica. Nel 1968 è rieletto deputato e su Critica Marxista, di cui dal 1966 è direttore, interviene nel dibattito politico. Nel 1972 ispira la fondazione dell’Istituto Alcide Cervi. Muore a Roma il 20 marzo 1977. Nel 2007 è stato celebrato il doppio anniversario del centenario della nascita (Roma 13 agosto 1907) e il trentennale della morte (Roma 20 marzo 1977) con numerosissime iniziative tra le quali occorre ricordare: il 24 marzo, al Museo Cervi di Gattatico, il seminario Una Biblioteca come biografia. La biblioteca e l'archivio di Emilio Sereni: patrimonio della cultura italiana. Il 28 giugno a Napoli, alla Facoltà di Architettura dell'Università Federico II, il convegno Emilio Sereni 1907-2007: La storia del paesaggio agrario italiano. Il 26 e 27 Ottobre a Portici, alla Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, il convegno Emilio Sereni 1907-2007. Gli atti di questo ultimo sono stati recentemente pubblicati nel volume Emilio Sereni ritrovare la memoria, a cura di A. Alinovi, A. Santini, E. Buondonno, F. Soverina, L. Volpe, con in appendice l'inedita tesi di laurea La colonizzazione agricola ebraica in Palestina. L’archivio personale di Emilio Sereni si trova oggi in parte presso l'Istituto Gramsci, mentre la parte sull'agricoltura e il paesaggio è depositata nell'Archivio Sereni presso l'Istituto Alcide Cervi a Gattatico, accanto alla residenza dei fratelli Cervi, martiri della Resistenza. La Fondazione Cervi ha recentemente istituito una Summer school dedicata alla memoria di Emilio Sereni. La prima edizione nel 2009 si è occupata del Paesaggio agrario italiano protostorico e antico. Nella seconda edizione del 2010 la scuola, diretta dal Prof. Antonio Brusa, era dedicata al Paesaggio Agrario Medievale, con la partecipazione dei più importanti storici del medioevo e oltre 100 studenti provenienti da tutta Italia. La terza edizione della Summer school Emilio Sereni si svolgerà presso la Biblioteca Archivio Emilio Sereni a Gattatico (Reggio Emilia) dal 23 al 28 agosto 2011, con il titolo La costruzione conflittuale dei territori Pratiche, poteri e rappresentazioni nella lunga Età moderna, con la direzione scientifica di Biagio Salvemini e il Patrocinio della Provincia di Roma. Pertanto suggeriamo vivamente a tutti coloro che si occupano attivamente di paesaggio di frequentare la Summer school. "Emilio Sereni".
Annotazioni bibliografiche: Emilio Sereni e la storia del paesaggioLa questione agraria nella rinascita nazionale italiana, Torino 1946.
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Lo spessore della cittàLa ricerca Lo spessore della città prende corpo nel 2010 in occasione del secondo bando FIRB (Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base – Bando Futuro in Ricerca), pubblicato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Il bando nelle sue tre edizioni (2008, 2010, 2012) è indirizzato a sostenere ricerche di base di giovani studiosi. La stesura del progetto nella sua prima versione è il tentativo di tradurre assunti teorici, costruiti su nuove necessità di dialogo tra architettura e città, in concreti strumenti operativi. Continua... Alter-azioniQuesto libro raccoglie una serie di saggi sull’alterazione, ovvero sul rapporto interpretazione e realtà, sostanzialmente sul come si possa aumentare la realtà oltre l’impiego di strumenti tecnologici. Con l’espressione “realtà aumentata” si vuole qui sostenere l’autonomia della visione, la sua non necessità di protesi da altri impostate, a favore di un potenziamento delegato alla sola teoria. L’obiettivo è aggiornare il binomio teoria-progetto, superare inutili dualismi, affermare la coincidenza dei due termini non solo sul piano dei contenuti ma anche su quello degli strumenti. Continua... |
hortusbooks si propone come una collana agile, aperta ad una molteplicità di contributi nel campo dell'architettura. I volumi vengono pubblicati con tecnologia print on demand dalla casa editrice Nuova Cultura di Roma e possono essere acquistati on-line tramite i maggiori canali di diffusione. ![]() ![]() Gina Oliva. Architettura e PaesaggioGina Oliva. Architettura e Paesaggio: Riflessioni. Prefazione di Benedetto Todaro ![]() Nello spessoreNello spessore. Traiettorie e stanze dentro la città. A cura di Sara Marini e Federico De Matteis ![]() Enrico Puccini. Spazio aperto | Spazio chiusoSpazio aperto | Spazio chiuso. Cento anni di sperimentazioni nell'edilizia residenziale tedesca. Prefazione di Federico De Matteis ![]() Carlo Maggini. MixitéCarlo Maggini. Mixité. Strategie di composizione nella realtà francese contemporanea. Prefazione di Federico De Matteis Il paesaggio chiama
Valle Giulia Flickr
Il gruppo Valle Giulia Flickr nasce tre anni fa dall’idea di uno studente di architettura con la passione della fotografia. Da un piccolo gruppo di appassionati, accomunati dalla voglia di imparare l’arte fotografica e di utilizzarla come strumento per “parlare” di architettura, si è arrivati ad un gruppo che oggi conta più di 260 iscritti. Lo spirito del gruppo è quello della condivisione come mezzo di conoscenza, sia in campo architettonico che fotografico, e i contest proposti danno l’occasione agli iscritti di confrontarsi su varie tematiche in campo architettonico e sociale. Continua... Dal paesaggio al panorama, dal panorama al paesaggio
Il Giardino dei Cedrati di Villa Pamphilij
Rassegna Italiana | 5 Temi 5 ProgettiIl complesso di risorse culturali, artistiche, ambientali, che sono proprie di un paese noi lo chiamiamo Patrimonio (ma anche l'insieme dei cromosomi che ogni individuo eredita dai propri ascendenti). Le Case sono le abitazioni dell'uomo e l'Esterno è ciò che sta fuori, che viene da fuori. Il termine Tecnologia è composto da arte e discorso, dove per arte si intende(va) il saper fare, in altri termini il progetto del saper fare. La Catastrofe indica i grandi sconvolgimenti provocati dalla natura o dall'uomo. Continua... |